BOLOGNA: BILANCIO DELLA MOSTRA ‘I PITTORI DI POMPEI’

Lunedì 1 maggio 2023 si è chiusa  la grande mostra I pittori di Pompei allestita al Museo Civico Archeologico di Bologna 

Aperta dal 23 settembre scorso e prorogata dal 19 marzo in seguito all’alto gradimento raccolto, curata Da Mario Grimaldi e prodotta da MondoMostre, l’esposizione ha presentato 123 opere di età romana, tra le quali oltre 80 affreschi, grazie ad un eccezionale prestito concesso dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Allestimento del Museo

 192 giorni di apertura, 82.922 visitatori complessivi, con una media giornaliera di quasi 432 biglietti staccati, grazie ad un biglietto di visita integrato con la collezione permanente del museo, sono più che raddoppiati i visitatori, rispetto allo stesso periodo di apertura dell’anno precedente, si è passati da 31.443 a 73.313 ingressi.

Il progetto espositivo ha indagato le figure dei pictores, gli artisti e gli artigiani che realizzarono le raffinate decorazioni delle domus di PompeiErcolano e dell’area vesuviana, per contestualizzarne il ruolo nella società romana del I sec. a.C. , oltre a mettere in luce le tecniche, gli strumenti, i colori e i modelli utilizzati.

foto Roberto Serra

La mostra – con una chiara e coinvolgente scrittura espositiva articolata in cinque sezioni tematiche – ha offerto un’esperienza di divulgazione di alto livello qualitativo, apprezzata in modo trasversale dalla stampa nazionale e internazionale e dai diversi pubblici di visitatori, dalle famiglie ai turisti, dal pubblico specialistico a quello scolastico.

Da sottolineare l’ampia partecipazione dei gruppi scolastici che corrispondono al 25% degli ingressi totali, con 68 classi di scuole primarie, 51 classi di scuole secondarie di primo grado e ben 350 classi di classi secondarie di secondo grado. Un target, quest’ultimo, considerato a motivazione debole e difficile da coinvolgere nelle visite museali.

Giocatrici di Astragali

Una partnership virtuosa tra due importanti istituzioni museali italiane e la società MondoMostre ha nobilitato, nel senso più elevato, la finalità educativa che dovrebbe appartenere ad ogni esposizione temporanea di ambito archeologico e non solo: diffondere la ricerca scientifica originale sul patrimonio culturale permanente e offrire opportunità stimolanti di conoscenza e riscoperta ad un pubblico più ampio possibile.

Un risultato reso possibile anche grazie alla tradizione di eccellenza dei servizi educativi del Museo Civico Archeologico di Bologna che, in collaborazione con ASTER Archeologia Storia e Territorio Srl, ha progettato una ricca offerta di attività didattico-educative rivolta alle scuole di ogni ordine e grado e all’utenza adulta, con particolare gradimento della formula “Pompei for Kids” con visite animate da attività laboratoriali per bambini da 7 a 11 anni.

Didone

Elena Di Gioia, delegata alla Cultura di Bologna e Città metropolitana, dichiara: “Il successo della mostra I pittori di Pompei conferma, in primo luogo, la scelta di politica culturale di questa amministrazione di realizzare progetti che siano contemporaneamente di rigore scientifico e divulgativo, con mostre di grande qualità fruibili da pubblici vasti e diversi che trovano in queste proposte una occasione culturale e di riflessione, grazie anche alle iniziative formative e di approfondimento che costellano l’esposizione. In secondo luogo è la prova della competenza e passione di chi opera nel nostro sistema museale e della sua credibilità e capacità di tessere relazioni ideative e produttive significative con importanti istituzioni e organizzazioni nazionali e non solo”.

Eva Degl’Innocenti, direttrice del Settore Musei Civici Bologna, osserva: “Il bilancio finale della mostra è estremamente positivo per numero di visitatori, alto gradimento da parte del pubblico, diversità di tipologie di fruitori e successo delle attività scientifico-culturali e didattiche organizzate. La collaborazione tra pubblico e privato ha determinato l’ottimo risultato del progetto”.

Le tre Grazie

Mario Grimaldi, il curatore: “È stata una mostra che ha voluto far conoscere ad un grande pubblico chi erano e cosa pensavano quegli artisti che decorarono le case delle città romane. La conclusione di questo splendido viaggio si riassume nella soddisfazione di un vasto pubblico tangibilmente rilevata per i temi trattati e la loro esposizione e soprattutto per i nuovi orizzonti che un  “ritorno” apre verso un nuovo viaggio di conoscenza e integrazione”.

Paola Giovetti, direttrice del Museo Civico Archeologico di Bologna, sottolinea come il successo della mostra sia frutto di una collaborazione corale.

Per Paolo Giulierini, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli: “È stata una  straordinaria collaborazione  quella tra il MANN e il  Museo civico Archeologico di Bologna“.

Paesaggio idilliaco- sacrale

Conclude Tomaso Radaelli, presidente di MondoMostre: “La qualità e l’importanza di una mostra si misurano in molti modi: dal prestigio delle istituzioni coinvolte, dal rigore del progetto scientifico, dalla risonanza comunicativa, infine dalla risposta che ne dà il pubblico. Ebbene, la mostra I pittori di Pompei è stata uno dei rari casi in cui questi criteri si sono riscontrati a livelli decisamente alti.

A documentazione della mostra rimane disponibile l’omonimo catalogo pubblicato da MondoMostre.

Isa EVANGELISTI




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