Cena benefica commemorativa in onore delle vittime di Capaci, 25 anni dopo

“Capaci: 25 anni dopo”, cena benefica per commemorare le vittime della strage di Capaci

Gli uomini passano, le idee restano, restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”

Venerdì 7 aprile alle ore 19, presso il ristorante “La Campaza” (via Romea sud 395, Ravenna) una cena benefica a favore della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone di Palermo commemora le vittime della strage di Capaci, 25 anni dopo l’attentato in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

La serata, il cui tema sarà “Legalità a 360 gradi”, vedrà la partecipazione straordinaria della Prof.ssa Maria Falcone, sorella del Giudice Falcone nonché presidente della Fondazione, del segretario generale della Fondazione Dott. Leonardo Guarnotta, già presidente del Tribunale di Palermo e componente del Pool antimafia insieme a Falcone e Borsellino, di Cristina Mazzavillani Muti presidente di Ravenna Festival, di Sorella Monica Dialuce Gambino Ispettrice Nazionale della Croce Rossa Italiana e del Grande Chef Pietro Parisi.

Se nel 2016 lo stadio Benelli di Ravenna ha ospitato la Nazionale Italiana Magistrati, la squadra di Ravenna Festival e la selezione dei Carabinieri della Provincia di Ravenna per il triangolare di calcio “Metti fuori gioco le mafie”, quest’anno l’invito a giocare dalla parte della legalità arriva attraverso i prodotti provenienti da terreni confiscati alla mafia.

Saranno infatti questi gli ingredienti del piatto firmato dal celebre Chef Pietro Parisi, formatosi alla corte di mostri sacri della cucina internazionale quali Alain Ducasse e Gualtiero Marchesi. “Al centro del mio lavoro c’è spesso il riuso di tutto ciò che in cucina viene considerato scarto. Bucce, gambi, foglie, acquistano una nuova vita. Così si insegna una cultura profonda, fatta di rispetto verso la natura e i suoi frutti,” sottolinea Parisi, che è stato vittima di un tentativo di richiesta di pizzo da parte di appartenenti ad organizzazioni criminali, immediatamente denunciati dallo stesso Chef.

L’appuntamento è stato presentato questa mattina in municipio alla presenza del vicesindaco Eugenio Fusignani, Pasquale Iacovella (ideatore ed organizzatore dell’evento), Luca Panzavolta (amministratore delegato Cia Conad), Cristina Mazzavillani Muti (presidente Ravenna Festival) ed altri rappresentanti dei numerosi soggetti coinvolti.

Fusignani ha ricordato, oltre alla strage di Capaci, l’uccisione di Paolo Borsellino, che “hanno fatto del 1992 un anno terribile, dal quale però è nata un’importante reazione dello Stato. Ogni iniziativa dedicata al tema della legalità è un’iniziativa che rafforza l’azione dello Stato. Recentemente a Ravenna si sono svolti numerosi appuntamenti, penso ad esempio al concerto di Emilia Romagna Concerti nella Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, alla presentazione del libro “Stato di abbandono” di Riccardo Tessarini e all’iniziativa organizzata da Livia Santini alla scuola Ricci Muratori con Pippo Giordano, ex ispettore della Direzione investigativa antimafia di Palermo, in prima linea negli anni Ottanta nella lotta a Cosa Nostra. Oggi presentiamo questa ulteriore importante serata, che sarà una nuova occasione di riflessione e contributo all’affermazione della legalità; ai promotori e tutti i soggetti che hanno contribuito alla sua realizzazione vanno il ringraziamento mio e dell’amministrazione comunale”.

                                  Un momento della presentazione

L’evento, ideato nonché organizzato da Pasquale Iacovella (socio Lions Club Ravenna Bisanzio) con il patrocinio del Lions Club Ravenna Bisanzio, di Ravenna Festival, del Comune di Ravenna,  l’adesione di CONAD, vedrà la partecipazione nonché adesione di SOS IMPRESA – Confesercenti, del Rotary Club Ravenna Galla Placidia, dell’associazione FIDAPA di Ravenna, dell’Associazione Linea Rosa, del ristorante La Campaza e dell’Exclusive Hotel Residence La Reunion.

Paolo Serra

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