Porretta T.(BO) : concluso il Festival del Cinema

Giunto alla 18^ edizione, il Festival è diventato infatti “maggiorenne”…

Il Festival diventa maggiorenne con tante novità tra le quali spiccano la presenza di Abel Ferrara, il Premio Nazionale Elio Petri, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2019, una mostra fotografica dedicata a Gian Maria Volonté, volto simbolo di questa edizione e tanto altro…

La manifestazione è stata presentata il 21 novembre scorso da: Luca Elmi, direttore FCP – Festival del Cinema di Porretta;  Andrea Morini, responsabile programmazione Cinema Lumière – Cineteca di Bologna; Elena Gaggioli, Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Alto Reno Terme; Fabio Abagnato, responsabile Emilia Romagna Film Commission.

la presentazione

Si è conclusa quindi ieri, sabato 14 dicembre, la diciottesima edizione del Festival del Cinema di Porretta Terme, in netta crescita sia come pubblico (oltre 5000 presenze) che nella proposta cinematografica con 23 lungometraggi e 26 cortometraggi, fra cui 4 prime nazionali. Tantissimi anche gli ospiti fra registi, autori e produttori. Una crescita che mostra come il Festival, nato diciotto anni fa nel ricordo della fondamentale Mostra Del Cinema Libero, oggi ha conquistato, forte di queste basi profonde, una propria identità e cammina sulle proprie gambe.
 
I momenti salienti della serata conclusiva sono stati la premiazione del Concorso Fuori dal Giro, la consegna dei premi alla carriera ad Abel Ferrara e Citto Maselli, la consegna del Premio Elio Petri (alla sua prima edizione) a “IL TRADITORE” di Marco Bellocchio.

le premiazioni

L’ospite d’onore di questa edizione, Abel Ferrara, presente a Porretta con la moglie (ed attrice) Cristina Chiriac e la figlia, ha ricevuto il Premio alla carriera, dopo aver incontrato, nel pomeriggio, il pubblico in una lunga, divertente ed animata masterclass, occasione di scambi e commenti con il pubblico su temi non solo cinematografici. A lui il Festival ha dedicato una retrospettiva di alcuni dei suoi film compreso, l’ultimo lavoro in ordine di tempo Tommaso.

Sabato sera è stato consegnato anche un secondo importante Premio alla carriera, al regista Citto Maselli, presente in sala, che con il suo cinema impegnato ha dato impulso alla cinematografia italiana. Il premio alla carriera assegnato a Citto Maselli è per il festival di Porretta una precisa scelta di campo,  perché tutta la carriera e la vita di Citto Maselli sono state contrassegnate da una profonda, sincera, coerente presa di posizione: quella di lottare dalla parte di chi lavora e di farlo sia come intellettuale sia come regista. Il suo impegno politico è sotto gli occhi di tutti e i suoi film sono una preziosa testimonianza di come, grazie a un grande bagaglio culturale e a un grande amore per l’arte cinematografica, il suo modo di raccontare le scelte e le passioni non sia mai caduto nella banalità. Maselli ha mosso i suoi primi passi giocando tra le gambe di Pirandello e ha frequentato giovanissimo i set di Michelangelo Antonioni, ha diretto il più grande attore del dopoguerra (Gian Maria Volonté) ed ha raccontato senza timori reverenziali le discussioni e le miserie di un mondo intellettuale che conosceva bene. Il premio alla carriera da parte di un festival che è giovane, ma che è al tempo stesso radicato in un passato glorioso, vuole essere un riconoscimento del suo ruolo di esempio per chiunque voglia oggi accostarsi alla Settima Arte.

MDG

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