Omicidio Stradale : a Napoli il primo arresto


Omicidio Stradale: nel napoletano il primato del primo arresto

incidente


A Napoli va il primato per il primo arresto per omicidio stradale. Infatti, l’automobilista arrestato è un trentasettenne della provincia di Napoli precisamente di Somma Vesuviana. L’uomo, che è stato messo agli arresti domiciliari, si sarebbe reso responsabile della morte di un altro automobilista deceduto nel corso di un incidente frontale avuto con l’uomo arrestato. L’automobilista era alla guida della sua auto nonostante gli fosse stata revocata la patente dal 2011.  Dai rilievi effettuati è risultato inoltre, che l’auto alla cui guida si trovava era priva di revisione, e al momento dell’impatto viaggiava ad una velocità doppia rispetto a quella consentita sul quel tratto di strada.  Questa misura cautelare, adottata per questo nuovo reato previsto dalla legge, è entrata in vigore appena lo scorso. Lo stesso sabato per questo stesso reato era stata invece denunciata ma non arrestata una donna a Roma che aveva travolto un gruppo di ciclisti uccidendone uno e dandosi poi alla fuga. La donna ora rischia una una pena non inferiore a cinque anni di reclusione. La nuova legge, fortemente voluta dall’opinione pubblica e dai familiari delle migliaia di vittime della strada, prevede sempre la pena già prevista, da 2 a 7 anni, nell’ipotesi base, quando cioè la morte sia stata causata violando il codice della strada. Ora la sanzione penale sale sensibilmente negli altri casi. Con le nuove regole infatti, chi uccide una persona guidando in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro, o sotto effetto di droghe, rischierà da 8 a 12 anni di carcere. Sarà invece punito con la reclusione da 5 a 10 anni l’omicida il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l’incidente per condotte di particolare pericolosità (eccesso di velocità, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio). La pena può però, aumentare della metà se a morire sono più di una persona: in quel caso il colpevole rischia fino a 18 anni di carcere . In caso di condanna o patteggiamento (anche con la condizionale) per omicidio o lesioni stradali viene automaticamente revocata la patente. Una nuova patente sarà conseguibile solo dopo 15 anni (omicidio) o 5 anni (lesioni). Tale termine è però aumentato nelle ipotesi più gravi: se ad esempio il conducente è fuggito dopo l’omicidio stradale, dovranno trascorrere almeno 30 anni dalla revoca. Per il nuovo reato di omicidio stradale sono previsti il raddoppio dei termini di prescrizione e l’arresto obbligatorio in flagranza nel caso più grave (bevuta `pesante´ e droga). Negli altri casi l’arresto è facoltativo. Il pm, inoltre, potrà chiedere per una sola volta di prorogare le indagini preliminari.


Elodia Policarpio

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