CESENA: EARTHBOUND AL BONCI

Dal 24 al 27 febbraio al Teatro Bonci di Cesena e martedì 1 marzo, ore 21.00 al Teatro Ermanno Fabbri di Vignola, Marta Cuscunà mette in scena Earthbound ovvero le storie delle Camille

Lo spettacolo (produzione ERT / Teatro Nazionale, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e Etnorama) è un monologo di fantascienza per attrice e creature animatroniche – progettate per essere attivate dal movimento umano – che, incrociando la tradizione del teatro di figura con tecniche di animazione innovative, trasforma in teatro il pensiero eco-femminista della filosofa americana Donna Haraway. Liberamente ispirato a Staying with the trouble, Earthbound immagina un futuro nel quale la manipolazione del genoma umano riporta la vita in aree danneggiate del pianeta.

Marta Cuscunà – ph Guido Mencari

Oggi essere sull’orlo della catastrofe non è più una metafora: è per uscire dall’atteggiamento distruttivo del game over che Donna Haraway scrive Staying with the trouble, un saggio speculativo di eco-femminismo con racconti di fantascienza come esempi di futuri possibili.

Nelle sue storie di Camille la specie umana unisce le forze ad altre specie per salvare la Terra e prendersene meglio cura. Le narrazioni che scegliamo, afferma la filosofa, costruiscono prospettive e vie d’uscita dalla crisi planetaria attuale: quello che rappresenta è un mondo nuovo in cui potremmo trovarci a vivere domani.

Lo spettacolo mostra una piccola colonia di individui migrati in aree danneggiate dallo sfruttamento umano, per risanarle grazie alla collaborazione con partner non-umani: sono gli Earthbound a cui sono stati impiantati i geni di creature in via d’estinzione con il duplice scopo di conservarne la specie e favorire una nuova prospettiva per l’adattamento dell’uomo con l’ambiente naturale.

“Earthbound” è il neologismo per rispondere al bisogno contemporaneo di ridefinire l’umanità in base a un nuovo rapporto con la Terra, superando la frattura tra uomo e natura e riconoscendo che l’ambiente influenza lo sviluppo dell’individuo, che esiste grazie a relazioni simbiotiche con altre specie come batteri, virus e funghi.

Marta Cuscunà – ph Guido Mencari

Consapevoli che nessuna specie agisce da sola, per fronteggiare l’esaurimento delle risorse naturali ormai quasi prosciugate, gli Earthbound mirano alla drastica riduzione della presenza umana sulla Terra. “Fate legàmi, non bambini” è il primo comandamento di una politica di controllo delle nascite basata sulla sostituzione parziale dei legami di sangue con quelli di cura: la nascita di un bambino diventa una scelta collettiva di cui l’intera comunità è responsabile e per questo, a ogni nascituro, vengono assegnati almeno tre genitori.

In scena, gli Earthbound prendono vita grazie alle creature animatroniche progettate da Paola Villani (che per la scenografia ha ricevuto una nomination al Premio Ubu) realizzate con l’assistente alla regia Marco Rogante. La scenografa, che collabora con Marta Cuscunà dal 2015, costruisce i pupazzi personaggi di questa storia ispirandosi alle opere dell’artista australiana Patricia Piccinini, che nel suo percorso di lavoro sull’iconografia d’ibridazione fra corpi umani e animali ha spesso dialogato anche con Donna Haraway.

Marta Cuscunà – ph Guido Mencari

Earthbound è tra i 122 progetti sostenuti da i-Portunus, bando europeo a sostegno della mobilità creativa, che ha reso possibile la collaborazione degli artisti italiani con il team di João Rapaz, autore di effetti speciali e film di animazione, negli studi di Oldskull FX di Lisbona.

A questo collabora Igus®, azienda leader nella produzione di tecnopolimeri che fornisce la componentistica con cui sono realizzati gli scheletri dei pupazzi messi in scena da Marta Cuscunà, che, per permettere l’animazione generata dal movimento umano, richiedono una componentistica leggera e allo stesso tempo affidabile.

Marta Cuscunà, attrice, autrice e performer, a gennaio 2022 ha partecipato al programma di Marco Paolini e Telmo Pievani andato in onda in prima serata su RAI 3, La fabbrica del mondo, un viaggio in tre puntate per raccontare quanto il cambiamento climatico e lo sfruttamento delle risorse naturali siano presenti nelle vite quotidiane.

Dal 15 al 20 febbraio 2022 il Piccolo Teatro di Milano le ha dedicato una personale.

I.E.

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