Bologna : TRAIETTORIA 2030, la presentazione

Confindustria Emilia-Romagna presenta 25 proposte di policy per la ripartenza dell’economia

Confindustria Emilia-Romagna lancia 25 proposte per la ripartenza e lo sviluppo della regione collegate al Progetto Traiettoria 2030 avviato ad inizio anno, riprogettate in seguito alla crisi sanitaria ed economica conseguente al Covid-19.

Traiettoria 2030, promosso insieme a tutte le Associazioni Industriali dell’Emilia-Romagna, Ance Emilia-Romagna e Confindustria Ceramica, ha individuato le priorità per rendere l’Emilia-Romagna più competitiva partendo da un’analisi − realizzata con la collaborazione scientifica di Prometeia − in base a quattro pilastri: benessere e qualità della vita, capitale umano, imprese e innovazione, reti internazionali.

le raccomanazioni di Beatrice

La crisi sanitaria ed economica conseguente alla pandemia ha disegnato uno scenario di recessione internazionale senza precedenti su tutti i fronti (PIL mondiale – 3,4%; Italia – 8,5%; Emilia-Romagna – 7,0%). I tanti interventi per la ripresa di cui si sta discutendo, a partire dal Recovery Fund, presentano incognite importanti in termini di entità economica e realizzabilità concreta.

«Dobbiamo, in questo contesto di forte incertezza− ha dichiarato il Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Pietro Ferrari cercare di cambiare le potenzialità di crescita del nostro Paese. La gravità della situazione è tale che non abbiamo margine di errore. Dobbiamo pensare ad una strategia di medio e lungo termine e investire nelle aree strategiche capaci non solo diriaccendere il motore della crescita, ma anche costruire uno sviluppo duraturo. Dobbiamo investire in modo intelligente le risorse che, mai come oggi, i vari livelli di governo metteranno a disposizione. Le imprese sono pronte a lavorare con la Regione per aiutare il Governo a costruire la strategia e la progettualità per la futura programmazione europea a partire dal Recovery Fund».

Pietro Ferrari

«Una regione come l’Emilia-Romagna, che ha performance migliori del resto del Paese − ha aggiunto il Vice Presidente di Confindustria regionale Alessandro Curti ha un onere doppio: contribuire con un ruolo da traino allo sviluppo del Paese e allo stesso tempo accelerare ulteriormente per non perdere terreno rispetto alle regioni più competitive con cui ci confrontiamo tutti i giorni sui mercati».

Da tutto ciò scaturiscono le 25 proposte di policy degli industriali dell’Emilia-Romagna, con alcuni interventi di effetto immediato da attuare subito e altri di carattere più strutturale che si inseriscono in una visione di medio-lungo periodo.

Le linee strategiche su cui lavorare sono: semplificazione, innovazione e digitalizzazione, e sostenibilità.

«Per raggiungere questi obiettivi – ha concluso il Presidente Ferrari – è importante far evolvere la capacità di collaborazione tra imprese, Istituzioni e sindacato che da sempre contraddistingue la nostra terra. Non ci interessano le contrapposizioni ideologiche o le strumentalizzazioni politiche. Dobbiamo fare un salto di qualità nella condivisione di strategie e politiche e lavorare con pragmatismo e urgenza alle cose da fare.

Siamo certi che la Regione condivida gli obiettivi generali, come dimostra il programma di mandato del Presidente Bonaccini, ma ora vogliamo entrare nel meritoper concretizzare questi obiettivi in modo rapido ed efficace cogliendo l’opportunità dell’avvio della nuova legislatura, del Patto per il Lavoro e della programmazione dei Fondi strutturali. Quello che conta è dare risposte concrete ed efficaci alle necessità di una società che deve costruire il proprio futuro».

MDG

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