Bologna : Dino Sarti, no all’ossario

Cesare Fauni organizza una raccolta fondi per mantenere una degna sepoltura delle spoglie per il bolognese Dino Sarti

Cari amici, abiamo incontrato Cesare Fauni, che si è fatto carico di una iniziativa a dir poco meritoria: impedire che le spoglie di Dino Sarti, che tanto ha “cantato”(non solo musicalmente)Bologna, finiscano in un ossario comune.

Chi era Dino Sarti, per chi non lo avesse conosciuto? Era, come si legge in rete, uno dei principali cantori del capoluogo emiliano, legando peraltro il suo nome a numerose edizioni della Fiera di san Lazzaro. I suoi concerti di Ferragosto in piazza Maggiore, organizzati dal sindaco Renato zangheri nella metà degli anni settanta, erano un appuntamento tradizionale per i bolognesi con una grande partecipazione di pubblico.

Dino Sarti da un’immagine d’epoca

Tornando però a Cesare Fauni, che ci ha fatto scoprire questa bella iniziativa, abbiamo conosciuto nell’intervista che segue il suo trascorso musicale, chiave dell’aspetto morale che ha “scatenato” l’impegno.

incontro con Cesare Fauni

“Saputo che i resti di Dino sarebbero finiti nell’ossario comune in quanto senza parenti o eredi, – dichiara Fauni – ho provveduto ad acquistare un tombino ed una nuova lapide per un totale di 1100 euro circa più l’esumazione. Tutto quello che la sottoscrizione otterrà (oltre le spese) sarà devoluto ad un ente benefico bolognese”.

Partecipare all’iniziativa è molto semplice: basta contribuire con quel chi si può accreditando su ING Direct Bank all’IBAN : IT11W0347501605CC0011318248 Intestato a Fauni Cesare. Causale : Raccolta pro Dino Sarti; oppure versando su postepay 4023600966795967 intestata sempre a Cesre Fauni, con la medesima causale. Le contribuzioni vengono riscontrate e pubblicate sul Gruppo Facebook “A Dino Sarti – Bologna invece”.

MDG

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