Bologna : “Diametro”, il progetto dell’Associazione Senzaspine 

“DIAMETRO. LA MUSICA ATTRAVERSO”

Tre incontri a giugno con ospiti culturali, politici e istituzionali

Una call estiva per artisti e pubblico ed in autunno lo sviluppo del progetto con i partner Kilowatt, Cassero LGBTI+ Center e Panico Concerti

Si intitola “Diametro. la musica attraverso” il progetto dell’Associazione Senzaspine, vincitore di “Scuola di azioni COLLETTIVE”, il percorso – indetto dalla Fondazione Innovazione Urbana e in collaborazione con il Comune di Bologna – che ha l’obiettivo di sostenere, con finanziamenti e formazione, idee progettuali ad alto impatto sociale e civico rivolte alla cittadinanza e nate per fronteggiare l’emergenza Covid-19. E’ stato presentato ieri a Bologna, presso il “ Mercato Sonato “, a cura del direttore d’orchestra e Presidente dell’Associazione Senzaspine Tommaso Ussardi, con la partecipazione di Valentina Lanza (Responsabile Ufficio Industrie Creative e Musica del Dipartimento Cultura della Città di Bologna), Lorenzo Burlando (Direttore artistico de Le Serre dei Giardini), Mauro Copeta (Direttore artistico Cassero LGBTI Center).

Il progetto Senzaspine, con la partecipazione di Kilowatt, Cassero LGBTI+ Center e Panico Concerti, vuole affrontare con un approccio trasversale la crisi, superando le criticità presenti ancora prima della pandemia. Una mission che già l’Associazione porta avanti, stravolgendo gli stereotipi e rivoluzionando la percezione comune della musica, con la sua compagine l’Orchestra Senzaspine, nata anche con l’idea di riconsegnare la musica classica non solo avvicinandola maggiormente – con un approccio più semplice e coinvolgente – al pubblico, ma offrendo ai giovani orchestrali concrete opportunità professionali.

Diametro. la musica attraverso” vuole inoltre proporre la ripartenza della filiera culturale della città di Bologna – ostacolata spesso dalla precarietà delle professioni legate al settore musicale, e oggi messa a dura prova a causa delle restrizioni sanitarie – che rappresenta, dal punto di vista artistico, uno degli scenari più vivi ed eterogenei a livello nazionale.

la presentazione dell’iniziativa

Il progetto mette in connessione gli attori protagonisti dello spettacolo dal vivo: artisti, pubblico e operatori culturali. Assieme alle figure dello spettacolo, centrale è il contesto dove si opera, ovvero il centro culturale, presidio territoriale di arte e luogo di lavoro in grado di fornire percorsi di approfondimento, opportunità di cooperazione e stimoli concreti di sperimentazione. “Diametro” dunque nel senso letterale del termine: come un segmento che unisce due punti di una circonferenza (artisti e pubblico) passando per il suo centro (operatori e centri culturali / tecnici).

Il progetto mira dunque sia a rafforzare il settore musicale bolognese, sia a porre l’accento sull’importante relazione tra gli artisti e la componente fondamentale quale è lo spettatore, che fa non solo da fruitore, ma anche da interlocutore attivo, sostenitore e beneficiario della proposta culturale e artistica.

Si parte giovedì 10 giugno alle 19 a Le Serre dei Giardini con l’appuntamento intitolato “Dentro e intorno ai Nuovi Centri Culturali”, gli interventi di Tommaso Ussardi e Natalia Bracci (Associazione Senzaspine), Bertram Niessen (cheFare), Lorenzo Burlando (Kilowatt) e Fabio Bonelli (collettivo Matita), sul tema dei nuovi centri sociali, spazi di rigenerazione urbana e presidi artistici che determinano un continuo cambiamento nel panorama culturale cittadino. Dopo l’incontro si terrà la performance live dell’ensemble di «disegnatori ritmici» Matita, all’interno dell’VIII edizione della rassegna Kilowatt Summer.

Si prosegue mercoledì 16 giugno alle 18 al Cassero LGBTI+ Center con “Anarchia culturale e Istituzioni nella storia recente”, un confronto dedicato a una disamina storica della città di Bologna, legata agli attuali spazi sociali e ai rapporti politici nel mondo musicale; giovedì 24 giugno, poi alle 18 al Mercato Sonato con l’incontro “Lavorare oggi nella Musica”, incentrato sulla professione dell’artista in rapporto anche ai nuovi decreti usciti.

MDG

(si ringraziano Carla Monni e Sabrina Tirino per le informazioni)

Lascia un commento