Bologna : Alberani si ritira dalla corsa a Sindaco

Parliamo di contenuti, afferma Alberani

Uno sfogo a tutto tondo, quello di Alessandro Alberani, che, come si vedrà nel filmato che segue, ha ribadito al termine, solo per i nostri microfoni, alcuni dei temi della Conferenza stampa di questa mattina.

“Alcuni giornalisti, quando mi sono candidato, mi hanno definito l’OUTSIDER ed altri l’INDIPENDENTE – ha affermato Alberani durante l’incontro con la stampa – e devo dire che avevano ragione; come sapete mi piace molto tenere rapporti buoni con la stampa e molti di voi sono anche amici”.

Alberani – incontro con la stampa ed intervista

Alessandro Alberani a fine agosto 2020 aveva presentato per primo la propria candidatura a Sindaco di Bologna.

“Sono stato il primo – ha continuato Alberani, rivolto alla stampa – a presentare un vero programma per Bologna in 10 schede con più di 200 proposte ripreso più volte da alcuni di voi; poi ho presentato attraverso il mio nuovo sito www.alessandroalberani.it la mia storia, il mio curriculum; non ho peraltro mai fatto mancare il tempo al mio lavoro in Acer dove abbiamo avuto tempi duri, ma ho sempre operato nel mio tempo libero e nei week end; l’ho quindi fatto perché amo Bologna e pensavo che nel post COVID ci fosse bisogno di una figura di Sindaco maturo, con esperienza, un “traghettatore civico” che parlasse con tutta la città; mi sono d’altra parte sempre collocato, fin dai tempi dell’Ulivo nel 1995, nell’area progressista con l’idea di mettere in relazione i valori della sinistra democratica e del cattolicesimo sociale”.

le raccomandazioni di Beatrice

Infine Alberani auspica che le primarie siano una palestra di democrazia e pluralismo, caratterizzate da un confronto corretto e civile, pur con il rischio di farle in pandemia.

“Il mio amore per la città, per la Costituzione, per i valori dell’antifascismo – chiosa Alberani – mi fanno infine rimanere nella coalizione dei progressisti per contrastare il populismo e non è inoltre bastato essere nato nel centro di Bologna, aver visto vincere lo scudetto del Bologna a Roma, saper tirare la sfoglia e fare il ragù… e soprattutto conoscere le dinamiche politiche ed amministrative della città, in particolare sui temi del lavoro e del welfare per più di 25 anni; continuerò comunque il mio lavoro per le Case popolari in Acer sempre in mezzo alla gente così come avrei fatto da Sindaco”.

MDG

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