Turchia: affetti da Malaria i due nigeriani

Turchia: i due nigeriani fermati aeroporto Istanbul non sono affetti da virus Ebola

Da un primo esame medico i due cittadini nigeriani, una donna di nome Stella Omorowa  ed il suo bambino, fermati all’aeroporto di Istanbul sono affetti da malaria. I due erano in attesa di imbarco su un volo per Barcellona dopo aver viaggiato  su di un volo della Turkish Airlines proveniente da Lagos per Istanbul. Per il fatto che i due erano febbricitanti erano stati fermati e sottoposti a controlli medici. Il sospetto era che fossero affetti dal virus Ebola. Anche se i controlli medici continuano sembra che i medici escludano che si possa trattare di Ebola. Purtroppo da quando è scoppiata l’epidemia di Ebola specie in tutti gli aeroporti internazionali sono scattate misure di sicurezza intransigenti. Appena qualcuno mostra segni sospetti collegabili a Ebola è subito trattenuto e sottoposto a ferrei controlli medici. Il primo caso di Ebola è stato registrato lo scorso mese di febbraio in Guinea. Successivamente altri casi si sono verificati anche  in Liberia, Sierra Leone e Nigeria. Secondo i dati diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, OMS, in questi 4 Paesi dell’Africa Occidentale, sono finora morti in tutto oltre 1000 persone. Un bilancio, quello delle vittime, che si aggiorna praticamente ogni giorno.  Finora oltre i morti  il virus Ebola ha infettato almeno altre 1500 persone.  Per l’OMS  l’epidemia di Ebola in Africa occidentale è una vera e propria emergenza internazionale di salute pubblica che richiede una risposta straordinaria per fermare la sua diffusione. Purtroppo il tasso di mortalità di Ebola è del 90 per cento e non esiste un vaccino o una cura. I sintomi della malattia sono inizialmente febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di testa, mal di gola, congiuntivite e una sensazione generale di debolezza. Quando poi, la malattia passa allo stadio successivo i sintomi diventano più gravi  vomito, diarrea ed emorragie e blocco della  funzione renale ed epatica. Nella fase finale della malattia sono più evidenti le conseguenze con emorragie interne ed esterne.  La malattia si trasferisce solo quando il paziente che ne è affetto è allo stadio finale.

Elodia Poicarpio

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