Passaggi dell‘intervento di Anna Rita Palmisani in occasione della visita del ministro per il Sud e per la Coesione Giuseppe Provenzano
Anna Rita Palmisani, candidata Pd al consiglio regionale Puglia 2020, è intervenuta con le sue dichiarazioni in occasione della visita del ministro per il Sud e per la Coesione Giuseppe Provenzano a Grottaglie (TA) il 1° settembre scorso.
Il polo di Grottaglie è il secondo polo della Zes (zona economica speciale) interregionale ionica Taranto – Basilicata, dopo il polo di Taranto.
Il polo di Grottaglie comprende:
l’aeroporto di Grottaglie
il centro intermodale di Francavilla Fontana
l’area di sviluppo aeroportuale e l’area Pip di Grottaglie
le aree industriali di Faggiano, San Giorgio, Monteiasi, Manduria, Carosino e Francavilla Fontana.
Un’area che si sviluppa su circa 670 ettari, rispetto ai 1500 della parte pugliese ionica del polo di Taranto.
Si sommano inoltre i poli lucani di Melfi con i loro circa 200 ettari e quello di Ferrandina di circa 200, quello di Galdo di Lauria di circa 120 ettari, l’area industriale del Val Basento, La Martella, ecc…per circa altri 500 ettari.
Il polo di Grottaglie è il supporto più importante per la Zes interregionale ionica, grazie alla sua esistente infrastrutturazione e logistica riguardante l’aeroportualità, la retroportualità, la mobilità ferroviaria e stradale in grado – portate ad efficienza totale – di movimentare le merci e le produzioni esistenti, da Francavilla Fontana fino a Melfi. Di conseguenza offrire agli investitori ed ai grandi “player” internazionali uno dei più importanti punti di approdo per l’economia meridionale e nazionale e per l’intera Europa. Già oggi il polo di Grottaglie è fornitore e movimentatore di produzioni industriali che sono aeronautiche, agroalimentari, della logistica e dell’ICT (tecnologia dell’informazione e della comunicazione).
Occorre – ha affermato Anna Rita Palmisani – “non commettere l’errore di considerare la Zes il rimedio di tutti i mali della crescita. Essa è solo il martello di una cassetta di attrezzi che deve altresì contenere chiodi solidi (le imprese), l’incudine (un porto efficiente ed efficace con terminalisti di eccellenza ed interporti e/o aree retroportuali ed aeroportuali strutturati), la chiave inglese (un sistema burocratico solido e snello), l’olio lubrificante (un sistema logistico di primordine), un giravite (il sistema degli incentivi) e la tenaglia (il supporto delle istituzioni). Sono questi i “tools” che devono girare insieme per poter far valere sul territorio di riferimento, la Zona Economica Speciale” [SRM, 2017, pag. 145-146]
Le scelte del Ministro saranno importanti ed io mi candido al consiglio regionale per sostenere queste linee, alle quali aggiungo la ripresa del transhipment dei container sul porto di Taranto, che dopo due anni di pausa riaccende nel mondo marittimo e delle marinerie, la luce del porto che trasborda container. Anche su questo io direi che Suez è indispensabile per Taranto e se le compagnie turche o franco-cinesi cercano approdi, il porto di Taranto deve essere ospitale. Dal mese scorso, nelle città marittime di questo pianeta, tutte le città sanno che il porto di Taranto esiste perché sono riprese le attività di “transhipment”. Il porto di Taranto esiste e chi ha lavorato affinché ciò non accedesse, se ne deve fare una ragione. Non ci possono essere ragioni che diventano commerciali in Liguria o a Trieste, ma che diventano politiche a Taranto o comunque nel Mezzogiorno”.
“Desidero ricordare che nel 2006 il gruppo Alenia Aeronautica (oggi Leonardo) diventò partner della Boeing per la realizzazione delle fusoliere e del piano di coda del nuovo Boeing 787. L’insediamento di Grottaglie si prestava benissimo per la realizzazione delle fusoliere in fibra di carbonio, ma per il trasporto delle stesse occorreva che potessero atterrare nel vicino aeroporto i pesanti Boeing 747-400 LCF cargo appositamente modificati. Venne pertanto indetto un bando per l’allungamento della pista dagli originari m.1.860 agli attuali m. 3.800, per la modifica della strada provinciale San Giorgio Jonico-Grottaglie, per la realizzazione di un nuovo piazzale, di nuove bretelle di collegamento e di una nuova caserma dei Vigili del Fuoco. Il 15 dicembre 2006, venne inaugurata la nuova pista (che risulta essere una della più lunghe d’Italia), unitamente al nuovo piazzale Alenia e il 21 marzo 2007 atterrò il primo Boeing 747-400 LCF cargo.
Tra l’altro, non possiamo dimenticare che ogni significativo passo che è stato compiuto da Leonardo (ex Alenia ed ex Finmeccanica) è sempre stato accompagnato da significativi finanziamenti regionali attraverso i contratti di programma regionali.
Abbiamo bisogno pertanto di avviare un dialogo costruttivo, oltre che ad ampio spettro, nel settore aerospaziale meridionale ed europeo, sostenuti dalle politiche governative non solo verso il Mezzogiorno, ma anche regionali.
MDG