Bologna : Università, Personale TA, lavoro agile, formazione

Personale TA: lavoro agile, formazione e trattamento accessorio

Il Senato ed il CdA dell’Alma Mater hanno preso atto e valutato molto positivamente la proposta di avvio, a partire da settembre, di una sperimentazione che proporrà lo smart working come modello di nuova organizzazione del lavoro, da implementare successivamente facendo tesoro dell’esperienza di sperimentazione. Il Senato ed il Consiglio di Amministrazione hanno inoltre favorevolmente accolto il report sulle iniziative di formazione del personale TA nel 2019, relevantemente cresciute rispetto all’anno precedente.

Il vero Lavoro Agile

Indipendentemente dall’emergenza Covid, l’Università di Bologna ha avviato, già da alcuni anni, progetti di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro del personale tecnico-amministrativo, prevedendo il ricorso alla tipologia del telelavoro e a quella del lavoro decentrato nei centri satellite dell’Ateneo o presso altri Enti, tipologia quest’ultima finalizzata a favorire in particolar modo i lavoratori pendolari. Nell’ottobre 2019 l’Ateneo ha inoltre aderito al protocollo d’intesa proposto dal Comune di Bologna e dalla Città Metropolitana per incentivare nuove forme di organizzazione del lavoro quali lo Smart Working, e ha dunque iniziato a partecipare al tavolo territoriale permanente sul Lavoro Agile SmartBO.

le raccomandazioni di Beatrice

Il vero Lavoro Agile, anche detto Smart Working, rappresenta una nuova modalità di lavoro che si differenzia da quella del Lavoro Agile Emergenziale. Il vero Lavoro Agile è in effetti su base volontaria, presuppone un rapporto di fiducia reciproca tra chi lo sceglie come modalità lavorativa e l’Amministrazione, implica da parte del singolo l’impegno finalizzato al risultato e l’autonomia di gestione di tempi e spazi di lavoro. La nuova modalità si colloca all’interno di un progetto più ampio di gestione e valorizzazione delle persone e prevede l’adozione di un nuovo modello di organizzazione del lavoro, che può realizzarsi solo attraverso un percorso di cambiamento culturale caratterizzato dalla definizione degli obiettivi, dalla pianificazione delle attività e dal monitoraggio dei risultati.

La prima fase di test del sistema degli obiettivi funzionali all’introduzione del Lavoro agile coinvolgerà, da settembre prossimo, due Dipartimenti e due Aree dell’Amministrazione Generale ritenute rappresentative delle attività che si svolgono in Ateneo: il Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari, il Dipartimento di Scienze giuridiche, l’Area delle Relazioni internazionali e l’Area del Personale. La valutazione finale del test potrà compiersi, orientativamente, alla fine di ottobre, affinché si possano poi avviare le considerazioni necessarie e l’iter di confronto con gli interlocutori istituzionali e le parti sindacali. Potrà così partire, già dal mese di gennaio 2021, lo smart working per un pubblico più ampio.

Formazione del personale

Il Senato Accademico e il CdA sono stati aggiornati anche sul Report della formazione del personale tecnico-amministrativo erogata nel 2019. Il documento presentato è stato redatto con la collaborazione del Centro di Ateneo per la tutela e promozione della salute e sicurezza, del Servizio per la salute e la sicurezza delle persone nei luoghi di lavoro, del Settore Sviluppo Professionale e Mobilità dell’Area del Personale e del Responsabile della Funzione Professionale “Esperto di progettazione e gestione di iniziative formative in ambito linguistico”.
Dal quadro presentato appare evidente che, rispetto al 2018, nel corso del 2019 c’è stato un incremento del 52% circa delle partecipazioni ai corsi di formazione (da 4.824 a 7.328); un incremento del 17% delle ore di formazione erogate (da 3.859 a 4.510); un incremento di circa il 18% del personale formato (si passa da 2457 unità a 2903); un aumento infine della percentuale del personale TA formato su quello in servizio di 11,7 punti percentuali, e si è dunque passati dal 53% al 64,7%.
Agli organi è stato poi presentato anche un documento che evidenzia l’evoluzione del trattamento accessorio e di altre misure di sostegno al reddito per il personale TA nel periodo 2015-2020, e un’analisi quali-quantitativa dei contratti integrativi e altre misure di sostegno al reddito del personale tecnico-amministrativo degli Atenei italiani.

Per il 2020 sarà destinato quindi complessivamente un fondo accessorio di 20.953.244,00 euro con un incremento rispetto al 2015 di 2.662.884,00 euro, pari al 14,56%.

MDG

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