Affisso il ritratto di Patrick Zaki nell’atrio del Rettorato
L’Alma Mater ha aderito all’iniziativa dell’associazione InOltre – Alternativa Progressista accogliendo il quadro che ritrae lo studente egiziano e che riporta, in 16 lingue e in calligraphy art, le parole della lettera spedita al carcere di Tora e sottoscritta anche dall’Università di Bologna
Il “Ritratto di parole dedicato a Patrick Zaki“, realizzato dall’artista Francesca Grosso e promosso dall’associazione InOltre – Alternativa Progressista, è stato affisso, oggi, nell’atrio del Rettorato dell’Università di Bologna, in Via Zamboni 33.
L’Alma Mater, inoltre, figura tra i firmatari della lettera predisposta dall’associazione e spedita a Patrick, lo scorso luglio, presso il carcere di Tora, assicurando l’impegno per la sua scarcerazione e la difesa dei diritti umani che garantiscono la libertà individuale e d’espressione. Per il ritratto affisso in Rettorato è stata utilizzata la prima delle tante lettere inviate al giovane, scritta in 16 lingue differenti, che vanno a comporre il volto di Patrick.
All’evento di oggi, in Rettorato, erano presenti il Rettore Francesco Ubertini, Laura Lizzi, attivista Inoltre – Alternativa Progressista e la Prorettrice alle Risorse umane Chiara Elefante.
“Il ritratto di Patrick, da oggi in Ateneo, rappresenta il costante impegno dell’Università di Bologna che chiede con forza, da oltre un anno, la sua liberazione – ha affermato il Rettore Francesco Ubertini. – Patrick deve tornare qui, a Bologna, per continuare i suoi studi, deve tornare nella città che ama e che lo ha adottato, deve tornare nel paese che guarda con preoccupazione alla sua condizione attuale”.
“Essere qui oggi, in rappresentanza dell’associazione nell’Università di Bologna, nella quale il giovane Patrick stava portando avanti i suoi studi, è una grande emozione – ha commentato Laura Lizzi, attivista Inoltre – Alternativa Progressista. – Noi come associazione continueremo a mantenere alta l’attenzione su questa triste vicenda, stimolando le Istituzioni, il Governo italiano e anche l’Unione Europea ad intervenire con sempre più fermezza alla sua liberazione”.
“Il luogo dove ha studiato Patrick da oggi ha un segno tangibile di solidarietà collettiva che ha attraversato, da nord a sud, l’Italia con l’affissione del ritratto sulle facciate di tanti palazzi comunali e regionali. Tenere alta l’attenzione verso il governo e la cittadinanza attiva è quello che possiamo fare per sollecitare le istituzioni ad azioni concrete” – ha aggiunto Giordano Bozzanca, Presidente dell’associazione InOltre.
MDG