Bologna : Confabitare sul blocco degli sfratti

Giusto e sensato, secondo CONFABITARE, eliminare il blocco degli sfratti

“E’ doveroso evidenziare come la scelta istituzionale fatta sia non solo giusta, ma altresì sensata in quanto rispettosa al contempo dei diritti dei locatori-proprietari ma anche della situazione di grave incertezza economica in cui versano moltissime famiglie ed attività. Si tratta, infatti, di una decisione perfettamente in linea con le proposte che, negli ultimi 8/10 mesi, Confabitare ha fatto al Governo Conte prima ed a quello Draghi poi. Proposte queste che prevedevano una netta distinzione fra morosità antecedenti al Covid e morosità successive, così come una distinzione fra quelle incolpevoli e quelle volontarie (da valutare e tutelare seriamente le prime, da eseguire senza indugio le seconde)”.

Così Alberto Zanni, Presidente nazionale di Confabitare – Associazione Proprietari Immobiliari, a seguito degli incontri avvenuti ieri a Roma tra una delegazione della associazione stessa (presenti il Segretario Nazionale Valerio Racca ed il Coordinatore Nazionale Roberto Giannecchini) e membri del Senato, segnatamente Daniele Manca e Simona Malpezzi, oltre a Chiara Braga (le ultime due, rispettivamente, capogruppo PD al Senato e Responsabile Casa).

le raccomandazioni di Beatrice

“La scelta del Governo Draghi di distinguere fra sfratti antecedenti al 28/02/2020 e quelli successivi va proprio nel senso auspicato sempre da Confabitare, così come da sempre – continua Zanni – abbiamo proposto una graduazione nell’esecuzione degli sfratti veramente ascrivibili alla pandemia, in modo di dare il tempo, non solo alle Istituzioni ma anche alle parti private, di poter gestire al meglio ogni situazione. Un elogio va rivolto al Sen. Manca, relatore del decreto imprese, al quale va peraltro ascritto il merito di avere “cucito” con le altre forze di maggioranza, anche con un attento lavoro sugli emendamenti, un provvedimento che vincola il Governo a stanziare 42 milioni di euro per indennizzare i proprietari che non dovranno pagare IRPEF su somme non incassate. E’ inoltre sospesa la prima rata IMU.

Ora riteniamo – conclude Zanni – si debba lavorare da un lato per facilitare – a partire dal 1° luglio – la ripresa delle esecuzioni degli sfratti, dall’altro per capire come gestire le situazioni di crisi in modo da tutelare entrambe le parti contrattuali (avendo quindi come obiettivo la salvaguardia del contratto di locazione) e non una sola di esse”.

MDG

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