All’Opificio delle Acque inaugurata la nuova stazione per il controllo continuo della qualità dell’acqua
Mercoledì, 10 dicembre 2025, è stata inaugurata all’Opificio delle Acque, in via della Grada a Bologna, la nuova stazione di monitoraggio del Canale del Reno, un’infrastruttura tecnologica di ultima generazione pensata per garantire il controllo continuo della qualità delle acque che attraversano la città. L’intervento rappresenta un passo significativo nella prevenzione delle emergenze ambientali e igienico-sanitarie e nel rafforzamento della tutela del sistema idrico urbano.
La nuova centralina elettronica fissa nasce nell’ambito del progetto internazionale “Adottiamo i nostri canali”, promosso dal Rotary Club Bologna Valle del Savena insieme ai Rotary Club Bologna Carducci e Bologna Ovest, con il contributo di club internazionali di Belgio e Canada, e realizzato in collaborazione con l’Opificio delle Acque. Dopo pochi mesi dalla presentazione ufficiale, il progetto è diventato operativo, rispondendo a un’esigenza avvertita anche dalla cittadinanza: già tra il 2022 e il 2023, infatti, oltre il 60% dei cittadini interpellati si era detto favorevole a un monitoraggio sistematico delle acque bolognesi, in particolare del Canale del Reno.
Mostra dei Canali di Bologna – Presentazione di Milena Naldi
L’impianto, dal valore complessivo di circa 35 mila euro, è stato installato nel punto in cui il Reno entra in città, all’angolo tra via Calari e viale Vicini. La stazione, realizzata dall’azienda specializzata Orion srl, è in grado di rilevare in tempo reale almeno otto parametri fondamentali per valutare lo stato di salute dell’acqua: temperatura, pH, ossigeno disciolto e in saturazione, potenziale redox, conducibilità, torbidità e presenza di ammonio, indicatore di eventuali scarichi reflui.
I dati raccolti consentiranno una gestione più efficiente dell’intero sistema idraulico urbano, migliorando sia la manutenzione programmata sia la capacità di intervento in caso di criticità. La centralina fornirà inoltre un supporto concreto alle attività di ARPAE e degli enti di controllo ambientale, grazie alla produzione di report periodici resi pubblici dalla Gestione dei Canali Reno e Savena. Particolare attenzione sarà rivolta all’area nord della città e ai tratti del canale recentemente riportati alla luce, oggi più esposti e visibili alla cittadinanza.
I nostri suggerimenti…
Oltre all’aspetto tecnico, il progetto assume un forte valore culturale e sociale. In un contesto segnato dai cambiamenti climatici e dalla crescente attenzione ai temi della sostenibilità e della resilienza urbana, l’iniziativa si inserisce in un più ampio percorso di sensibilizzazione promosso dall’Opificio delle Acque, che da anni organizza incontri, visite guidate e attività divulgative dedicate alla conoscenza del reticolo dei canali bolognesi e del ciclo dell’acqua.
Un sistema simile, già adottato in città europee come Amsterdam e in diverse aree del Regno Unito, consentirà inoltre di valutare l’impatto di eventi meteorologici intensi, come piogge abbondanti o piene del fiume Reno, registrando le variazioni della qualità dell’acqua rispetto alle condizioni standard. Una risorsa in più per la città per rafforzare la collaborazione tra istituzioni, associazioni e cittadini nella cura e nella valorizzazione dei canali di Bologna.
Durante l’inaugurazione sono intervenuti, tra gli altri, Luigi Severino, presidente del Rotary Club Bologna Valle del Savena, l’assessore comunale Daniele Ara, il direttore di ATERSIR Vito Belladonna e Cristina Volta, direttrice dell’Area Prevenzione Ambientale Metropolitana di Arpae Emilia-Romagna.
K.DL
