Correggio (RE) : riparte il jazz

Teatro Asioli, “Correggio Jazz” , lunedì 17 maggio

GIOVANNI GUIDI “ORCHESTRA LITTLE ITALY”

Giovanni Guidi – pianoforte, Fender Rhodes;

Stefano Carbonelli – chitarra; Nicolò Francesco Faraglia – chitarra;

Federico Negri – batteria; Giovanni Iacovella – batteria

Finalmente si riparte: Crossroads, il festival itinerante regionale organizzato da Jazz Network e dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, prenderà il via lunedì 17 maggio dal Teatro Asioli di Correggio (RE). Il teatro che solitamente ospita la fase conclusiva del festival diviene per l’edizione 2021 la location per la ‘prima’: da qui Crossroads proseguirà con oltre sessanta concerti in tutta la regione sino al mese di dicembre.

XXII Edizione 17 maggio – 7 dicembre 2021

Il concerto d’apertura del festival (inizio alle ore 19:30) avrà per protagonista il pianista Giovanni Guidi, nella cui Orchestra Little Italy militano Stefano Carbonelli (chitarra), Nicolò Francesco Faraglia (chitarra), Federico Negri e Giovanni Iacovella (batteria). Il concerto è realizzato in collaborazione con il Comune di Correggio nell’ambito di Correggio Jazz. Biglietti: prezzo unico euro 12; ridotto under 30 euro 8. Abbonamento agli undici spettacoli a pagamento di Crossroads/Correggio Jazz: euro 115.

le raccomandazioni di Beatrice

L’Orchestra Little Italy è l’ultima creatura musicale di Giovanni Guidi, battezzata nel 2020, un anno certo non comodo per dare vita a nuovi progetti: impossibilitato a coinvolgere i suoi più recenti friends statunitensi, il pianista si è circondato di dinamici esponenti del new jazz italiano.

Giovanni Guidi, nato a Foligno nel 1985, ha alle spalle già parecchi anni di notorietà. Allievo di Ramberto Ciammarughi e dei corsi di Siena Jazz, entra nel mondo della musica improvvisata dalla porta principale. Ad aprirgliela è Enrico Rava, che nel 2004 lo prende come pianista del suo quintetto Under 21. L’esperienza con Rava continua negli anni successivi, nei gruppi Next Generation, Special Edition e nel Quintetto, oltre che in duo. Vetrina migliore per Guidi non si poteva dare, tant’è che vince anche il referendum Top Jazz 2007 come miglior nuovo talento italiano.

Giovanni-Guidi qualche anno fa

Negli ultimi anni Guidi ha infine sviluppato anche una sempre più considerevole attività da leader. L’ampio organico della Unknown Rebel Band e vari trii, quartetti e quintetti con cast internazionali hanno messo in risalto la personalità di Guidi sia come autore che come pianista dal gusto attuale, sensibile alle influenze del free e attento alla costruzione formale. Votato a un modernismo accattivante dalle armonizzazioni poco convenzionali, in bilico tra rarefazione billevansiana ed esplosioni ceciltayloriane, il pianismo di Giovanni Guidi ha trovato un’importante documentazione discografica grazie all’ECM (City of Broken Dreams, This Is the Day, Avec le Temps, oltre a un quartetto all stars assieme a Gianluca Petrella, Louis Sclavis e Gerald Cleaver).

MDG

Lascia un commento