ROMA: LA BANCA NON SA ASSISTERE IL CLIENTE FRAGILE?

Sono una giornalista dell’ordine dei giornalisti di Bologna. mi chiamo Isa EVANGELISTI.
A Roma ho accompagnato per due volte una signora anziana (ha 88 anni) mia conoscente, nella sua banca la BPER agenzia 28 in Largo di Torre Argentina.
Per due volte ho assistito all’assenza di aiuto e a una indifferenza all’aiuto, nefaste.

La prima volta, Gennaio 2025, dopo il negativo colloquio con un’impiegata, per la soluzione di un pagamento di una tassa, ho chiesto di parlare con il Direttore. Lui ha convenuto che la signora anziana deve essere aiutata con attenzione a fare le operazioni bancarie e ha precisato che ha un referente che io però non ho visto. e che non è stato chiamato. Dall’impiegata al banco ci era anche stato detto che la signora poteva attrezzarsi con la banca online. La banca on line per una signora di una notevole età è improponibile e mi è suonata come una proposta impossibile e quindi inopportuna: Ma è questa la proposta da fare ad una cliente, per di più anziana?

Oggi, 6 febbraio 2025 siamo andate per un mandato di pagamento del governo francese. L’impiegato ci ha fatto compilare un modulo , poi ha detto che non riusciva a leggere la nostra grafia, quindi ha guardato meglio il documento (ma non doveva farlo dall’inizio?) e ha detto che non si trattava di un bonifico da fare ma di un mandato, e che non ci sarebbero stati gli estremi per pagare pur essendo, il documento francese prodotto, fornito di un modulo SEPA con tutti i riferimenti del caso e con l’importo da pagare. E’ stato detto alla cliente fragile che avrebbe dovuto contattare lo Stato francese e fornire l’Iban del proprio conto su cui far addebitare la cifra da versare.

l’Indicazione non è stata chiara, tanto che io dopo non sono riuscita a ricostruire chi dovevamo contattare se volevamo aiutare la signora. Ma una banca non avrebbe dovuto assistere la propria cliente fragile?

Siamo tornate dopo due giorni e, dopo l’incontro con il direttore della filiale, stiamo aspettando una risposta ampiamente sollecitata di richiesta al loro ufficio esteri, solo in questo modo possiamo pagare allo stato francese altrimenti l’anziana resta insolvente e oggetto di ulteriori rincari.

Ma si tratta così una persona anziana, cliente della banca? Si pensa di tenere in questo modo la propria clientela? E gli anziani non devono essere aiutati ? Non è possibile trovare all’interno della banca un competente disponibile invece di negare un aiuto e congedare una cliente senza la soluzione del problema bancario posto, dicendo che tocca a noi risolverlo? E dopo varie peripezie all’esterno: consolato francese, CAF, nella convinzione che toccasse a noi risolvere il problema, siamo tornati al punto di partenza, sollecitato l’intervento del direttore e insistito con la banca; ma una banca che ha un ufficio estero non è l’unica a poter risolvere il problema?

L’anziana in seguito alle nostre andate, preoccupate e insistenti, uscendo dalla banca, ha accusato male e confusione alla testa, tanto che è dovuta rientrare subito a casa.

Mi auguro che la Banca BPER Agenzia 28, Largo di Torre Argentina a Roma riveda radicalmente la sua strategia di assistenza alla clientela, e particolarmente se fragile.

I. E.

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