Unicef : i matrimoni precoci violano i diritti dei bambini


L’infanzia negata alle spose bambine.


Nella Giornata internazionale dei diritti delle bambine si alza forte la denuncia contro una pratica diffusa in molti Paesi. Si tratta di quella di dare in spose, ad uomini anche anziani, delle bambine. Si tratta di una terribile pratica che è adottata in molti Paesi. Tra i tanti vi è  l’India che è al primo posto. Altri Paesi sono lo Yemen, seguito poi da Niger, Ciad, Bangladesh, Mali, Guinea, Repbblica centrafricana, Nepal, Mozambico, Egitto, Uganda, Burkina Faso, India, Etioia, Liberia, Yemen, Camerun, Eritrea, Malawi, Nicaragua, Nigeria, Zambia,l’Arabia Saudita e in Afghanistan..Purtroppo la lista di questi Paesi non si chiude qui. A restare fuori dal computo è gran parte del Medio Oriente in quanto il fenomeno delle spose bambini non è censito. Si tratta di una pratica figlia della povertà, dell’ignoranza e dell’analfabetismo. Questi matrimoni spesso distruggono le vite della fanciulle costrette a sposarsi dalle loro famiglie.  La morte per emorragia durante il parto è la conseguenza più diffusa tra le spose bambine. Questo rende il problema più forte  perché morire di parto precoce a 12 anni è terribile. Secondo recenti statistiche elaborate nel mondo ci sono circa 60mln di ‘spose bambine’. Mentre i tassi di maternità e neo-natalità tra di loro sono i più alti al mondo. Su oltre 100mila nascite, muoiono almeno 400 donne di parto e almeno 50 bambini nascono morti. Ovviamente sono le giovani madri di età inferiore a 15 quelle più a rischio. Il rischio di morire per complicazioni durante il parto è almeno cinque volte superiore a quello che corrono le donne di età compresa tra 20 e i 30 anni. Questo perché le ‘spose bambine’ non sono fisicamente pronte alla gravidanza. Quando non subentra la morte le complicazioni più frequenti sono altre: 2 milioni di ‘spose bambine’ sono affette da fistole vescico-vaginali o retto-vaginali, in seguito a lacerazioni prodotte dalla pressione della testa del feto. Le fistole causano incontinenza. L’odore di urina che proviene dalla fistola è così forte che le ragazze sono piene di vergogna. Alla fine sono scansate, abbandonate dall’intera comunità e restano sole. Nell’Africa sub-sahariana, inoltre, diversi studi mostrano che le bambine sposate hanno più probabilità di contrarre l’Aids rispetto a altee single e sessualmente attive. Spesso i mariti sono malati e loro non hanno il potere di negarsi o di chiedere loro di usare il preservativo. Nutrirle, vestirle e istruirle costa troppo alle famiglie che incentivate economicamente sono spinte a darle in spose presto. Nei Paesi in cui vige l’usanza che la donna porta con se, andando in sposa, una dote, come nel Sud dell’Asia, la famiglia dello sposo è disposta ad accettarne una più ridotta se la ragazza è molto giovane e questo costituisce altro motivo a spingere le famiglie più povere a dare le loro figlie in spose ancora ragazzine. Sembra che questi matrimoni  a volte vengono praticati anche per saldare debiti. In questo modo la bambina diventa virtualmente la moneta per saldare il debito. Praticamente restano legate all’uomo che le ha sposate per sempre in quanto non possono lasciarlo perché non avranno mai il denaro per restituire la dote mentre il divorzio è considerato inaccettabile. All’età di 12 anni, normalmente i bambini vanno a scuola, giocano con i loro amici. Hanno tutt’altre preoccupazioni. Questa tradizione nega invece, l’infanzia a migliaia di bambine.  Il marito è spesso un uomo molto più anziano, mai incontrato prima, a volte è vedovo o  divorziato. In Africa centrale e occidentale, un terzo delle ‘spose bambine’ dichiarano che i mariti hanno almeno 11 anni più di loro. In tutti gli altri Paesi ci sono casi in cui la differenza d’età è anche di decenni, a volte anche di 70 anni. Quasi in tutti i Paesi in cui si ricorre a questa pratica i governi hanno fissato per legge un’età minima per il matrimonio, mediamente è a 18 anni. Però, sono in tanti a ritenerla anti islamica e cercano di contrastarla  soprattutto non rispettandola.  In molti Paesi però, come Yemen e in Arabia Saudita sono attive diverse organizzazioni della società civile, in particolare movimenti femministi, che si battono invece, per farla rispettare. Queste organizzazioni non esitano ad intervenire quando vengono avvertite di un caso di matrimonio precoce.  Fino a poco tempo fa il vuoto normativo sulla materia non consentiva nel Paese alle autorità di impedire il matrimonio di uomini con spose bambine. Purtroppo però, ancora non esistono leggi che permettono di punire i genitori e i mariti per le devastanti conseguenze di unioni di questo tipo. “I matrimoni precoci violano nel modo più deplorevole i diritti dei bambini”.  Per questo a cercare di contrastare il fenomeno delle spose bambine sono scese in campo anche numerose organizzazioni internazionali tra le quali l’Unicef.


Elodia Policarpio

Lascia un commento